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Come fare il compostaggio senza odori

Come realizzare una compostiera che non puzza nel proprio giardino di casa o del palazzo.

Sfatiamo subito un mito: la compostiera non deve per forza puzzare. Nei boschi piante e animali si decompongono in maniera naturale e penso siamo d’accordo che le nostre foreste non puzzano.

 

Ovviamente lo spazio che abbiamo a disposizione in giardino è più limitato rispetto a quello disponibile nelle nostre foreste, malgrado ciò anche noi possiamo creare una compostiera dal fresco profumo di humus vivo.

 

Investiamo tantissima attenzione sulla salubrità dell’acqua, dei nostri fiumi, dei nostri laghi, ma spesso ci dimentichiamo che anche la terra è un fondamentale elemento della nostra esistenza.

 

Piccoli alleati

È facile cadere nell’inganno che la terra sia semplicemente un composto granuloso inorganico. In realtà, il suolo brulica di vita e non stiamo parlando solo dei lombrichi, ma anche di batteri e funghi. Proprio questi macro e microrganismi sono i responsabili dei cicli di tutti quegli elementi nutritivi essenziali alle piante.

 

Purtroppo invece di vedere negli insetti e altri organismi dei piccoli alleati, molte persone lanciano crociate contro di loro per rendere i loro vasi degli asettici contenitori sabbiosi e le loro aiuole e orti delle arate spiagge. Il risultato è di dover continuamente far affidamento sui fertilizzanti chimici per ristabilire i nutrienti nel terreno, altrimenti si rischia di veder crescere solo poche piante rachitiche.  

 

Alla lunga, però, questi concimi chimici iniziano a pesare sul portafogli e qualcuno potrebbe iniziare chiedersi se non sia più economico comprare i pomodori al supermercato piuttosto che coltivarli in giardino.

 

La puzza è il segno che si è fatto un errore

Eppure nelle nostre cucine e nei nostri giardini viene prodotto una preziosa materia prima che tramite il processo di compostaggio si trasforma in un fertilizzante migliore e più economico di qualsiasi concime chimico. Gli scarti organici di cucina e gli scarti vegetali compostati offrono un ritorno di fertilità a medio e lungo termine non ottenibile con nessun altro sistema.

 

Purtroppo molte persone si lasciano frenare dallo spauracchio della puzza. Ogni volta che si esprime il proposito di creare una compostiera c’è sempre quell’amica o amico che racconta la sua terribile esperienza, in cui fetore e moscerini avevano appestato il pergolato. La verità è che aveva fatto il compostaggio nel modo sbagliato.

 

Come fare il compostaggio


 

Il compostaggio è un processo biologico, in cui i microrganismi presenti nell’ambiente degradano la sostanza organica per ottenere l’energia necessaria per vivere, producendo in questo modo acqua, sali minerali e il ricco e nutriente humus. È una decomposizione simile a quella che avviene spontaneamente nei nostri boschi, anche se quest’ultima ha ritmi molto più lunghi. Il compostaggio di casa è, infatti, un processo accelerato per la produzione di humus.  

 

La compostiera

La prima cosa da fare per iniziare a compostare è acquistare o costruire una compostiera. Potete scegliere fra una compostiera chiusa in plastica oppure una aperta in rete metallica o in assi di legno. Se il vostro giardino è sufficientemente grande, la soluzione migliore è quella di creare un cumulo aperto.

 

Processo di compostaggio


1. Riempimento

Quando si gettano gli scarti vegetali e di cucina nella compostiera, è importante tenere sempre a mente la necessità di bilanciare i residui vegetali verdi o animali ricchi di azoto con scarti secchi e voluminosi ricchi di carbonio. Questo sistema permette di ottenere anche un tasso di umidità ottimale, così da evitare di dover annaffiare il composto se è troppo secco o di doverlo rivoltare troppo spesso quando è eccessivamente umido.


2. Aerazione

In questa fase bisogna rivoltare il compostaggio per favorire l’ossigenazione. I microrganismi necessitano di ossigeno per la degradazione degli scarti. Si osserverà un aumento della temperatura intorno ai 55-60 gradi risultato della loro attività.


3. Maturazione

Questa fase può durare anche diversi mesi e termina quando il terriccio del compostaggio avrà una colorazione scura. Il composto finale può ancora essere vagliato per frammentare ulteriormente la terra e conferirgli la consistenza necessaria.

 

Come evitare gli odori

Quando una compostiera puzza, significa che ci sono dei problemi nel processo di trasformazione. Gli odori sgradevoli che potete percepire possono essere di due tipi.

 

Odore di marcio

Un forte odore di marcio indica la presenza di una putrefazione nel vostro compostaggio a causa di un’eccessiva presenza di acqua oppure una mancanza di ossigeno.

 

Come far sparire l’odore

In questo caso sono stati gettati troppi scarti umidi senza controbilanciare con materiale più secco e voluminoso, come rametti e foglie, che avrebbe assicurato maggiore porosità.

 

Eventualmente, alla base della compostiera o del cumulo create uno strato di fascine o trucioli. Se non avete scarti che creano porosità, ricordatevi di rivoltare periodicamente la compostiera per favorirne l’ossigenazione.

 

Odore di urina

Se sentite un odore di urina, avete un eccesso di azoto che produce ammoniaca.

 

Come far sparire l’odore

Quando si gettano gli scarti vegetali e di cucina bisogna far particolare attenzione a equilibrare gli scarti ricchi di azoto con quelli contenenti carbonio.

 

Molto probabilmente la puzza si forma soprattutto quando gettate troppi residui animali o erba verde senza materiale ricco di lignina e cellulosa.

Giovedì 28 Marzo 2019Ritorna
Tre compostiere.

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