Impressioni personali delle classi Ci siamo divertiti e meravigliati nel fare questo lavoro sulla biodiversità dell’acqua dei due fiumi Maggia e Melezza! Ad esempio, quando Suna compagna è entrata in acqua praticamente fino al petto, o quando tutti noi ci siamo inzuppati piedi e braccia. E anche di più, e ancora quando abbiamo lasciato in giro stivali e calze. O ancora, quando tutti quanti abbiamo giurato di non entrare più nei fiumi dopo aver visto chi li abita. Non è stato facile fare questo esperimento ma ne è valsa la pena perché ci siamo divertiti tutti insieme: i ragazzi della 5A con quelli della 5C. Siamo entrati nella Maggia con gli stivali a cercare gli animaletti acquatici, per osservare la loro quantità. Ci è piaciuto scoprire i nomi degli insetti, habitat, e altre cose. Abbiamo fatto gli esperimenti in classe, ci siamo appassionati a lavorare con palette e setacci, spruzzino e pennelli. La maggior parte degli invertebrati non li si poteva definire simpatici al tatto e al colore o al loro movimento. Sapevamo che è necessaria la loro presenza per garantire una certa quantità di insetti che planeranno sui fiumi e sulle rive. Ma certo! Le larve trovate dopo alcune metamorfosi, che possono variare da una a molte, diventeranno farfalline e insetti. Altre specie hanno l’onore di morire e decomporsi lasciando, dopo il loro magico passaggio sotto la sabbia o in acque stagnanti, un terreno particolarmente fertile. Ecco l’importanza della biodiversità che non lascia nulla al caso ma che dimostra che tutto ha uno scopo. Anche una sanguisuga è un parassita che ha sviluppato una strategia di sopravvivenza basata sul consumo di sangue. La forma allungata e il corpo piatto le permette di attaccarsi facilmente a vari tipi di animali ospiti. L’indice saprobico è il dato che determina la salute del fiume! Come si ottiene? Se si moltiplica il numero degli animaletti raccolti per un coefficiente stabilito da esperti, se poi si somma il risultato e lo si divide per il numero dei raccolti, insomma si ottiene una media. Ecco, allora si trova l’ìndice saprobico che valuta il grado di inquinamento organico dovuto a sostanze biologicamente decomponibili, ma non è adatto a indicare gli effetti di inquinamenti da sostanze tossiche e le conseguenze dell'acidificazione delle acque. Queste ultime risposte le abbiamo trovate grazie alle analisi svolte in classe. Finalmente abbiamo una risposta alla domanda iniziale: IL FIUME MAGGIA non è inquinato e possiamo tranquillamente tornare a fare il bagno anche se non vorremmo entrare in contatto con i piccoli animaletti! Al momento la natura si è salvata, la biodiversità esiste ancora, ma è meglio non esagerare con l’inquinamento perché l’acqua viene e va, si ricicla, sempre! |