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Le aiuole comunali, oasi di biodiversità

Il Comune sta realizzando aiuole con erbe locali e seminando prati fioriti per promuovere la biodiversità e adattarsi alla crisi climatica.

È uno di quei paesaggi che fanno parte dell’immaginario svizzero fin dall’Ottocento: un prato smeraldino punteggiato da una miriade di colori. Sullo sfondo c’è sempre una montagna, qualche volta innevata, qualche volta no.

 

Eppure, papaveri, fiordalisi e garofani sono scomparsi da decenni dalla maggior parte dei giardini svizzeri. Attorno alle case e ai palazzi, i fiori locali hanno ormai lasciato il posto a monotoni prati all’inglese.

 

E non si tratta di una semplice questione estetica: il tappeto erboso provoca anche una notevole perdita di biodiversità, soprattutto nell’ambiente urbano, dove la natura è già fortemente sotto pressione.

 

La biodiversità contro gli eventi climatici estremi
La perdita di biodiversità non è un problema solo per le farfalle o le api. Tra il 2013 e il 2017 la Confederazione aveva avviato una serie di progetti pilota per valutare l’adattamento alla crisi climatica.

 

Nonostante le iniziative fossero molto diverse, i risultati hanno messo in evidenza
la centralità della biodiversità nel rispondere alle sfide dell’emergenza climatica. La varietà di spazi vitali e di specie aumentano la resilienza e riducono i rischi relativi ai fenomeni naturali più estremi.


Negli ultimi anni le nostre estati sono state spesso sconvolte da questo genere di eventi: dopo la grandinata del 2023, quest’anno le devastanti piogge di giugno e luglio sono state seguite da uno dei più lunghi periodi di canicola
della storia.

 

Le temperature sono state particolarmente intense, soprattutto negli agglomerati urbani. Le fitte villette in collina ostacolano la discesa dell’aria fresca nei fondivalle, mentre i materiali utilizzati in città si surriscaldano facilmente.

 

Il Comune di Losone sta attuando diverse strategie per ridurre le isole di calore nell’abitato. Un ruolo centrale lo svolgono le aree verdi. Lo spazio stradale è uno dei principali luoghi nell’ambiente urbano dove le autorità politiche possono agire direttamente.

 

Gli alberi lungo le strade non assicurano solo ombra, ma contribuiscono anche
a ridurre la temperatura. È stato calcolato che in città le zone con alberi sono più fresche di 5-6 gradi. I bordi stradali sono uno spazio pregiato spesso poco sfruttato, ma che, se curato, può favorire la salvaguardia del nostro ambiente e della nostra salute.

 

Aiuole fiorite a Losone
“Oltre ad aver piantato nuovi alberi e realizzato nuove aree verdi, il Comune si sta impegnando a promuovere la biodiversità seminando diverse aiuole con erbe selvatiche e fiori locali,” ha spiegato Nathalie Ghiggi Imperatori, capadicastero Protezione dell'ambiente e Acqua potabile.

 

Per esempio, a inizio estate al centro del vasto prato tra Via Rivercegno e Via Locarno è stata creata un’area circolare di un diametro di 30 metri. Sono stati
sparpagliati due chili e mezzo di semi di 29 specie di fiori, tra cui una decina annuale e quattro erbe biennali.


Sarà sfalciato una volta all’anno tra ottobre e novembre a dipendenza della sfioritura e dello stato del prato. Inoltre, due aiuole più piccole sono state seminate nella piazzetta della Contrada Maggiore e nei pressi della nuova fontana lungo Via Lusciago.


“Quest’anno la crescita è stata danneggiata dall’intesa canicola, ma il prossimo anno la vegetazione dovrebbe attecchire meglio,” ha proseguito Ghiggi Imperatori. “Il risultato finale lo si può già ammirare nel Cimitero di Losone.”

 

La prima aiuola è stata infatti realizzata lì tre anni fa in via sperimentale. Oltre alle classiche margherite e ai denti di leone, si possono riconoscere valeriana, cumino, diverse varietà di silene e tanti altri fiori della zona prealpina e alpina.

 

Il piccolo giardino non è apprezzato solo dalle farfalle e da altri insetti, ma anche dalle persone in visita ai loro cari defunti.

 

A chi negli ultimi due anni è capitato poi di andare a passeggio lungo il fiume Maggia, avrà notato che l’erba dell’argine non sommergibile è più alta del solito.

 

Lo sfalcio viene attualmente svolto solo una o due volte all’anno, consentendo ai fiori e alle erbe selvatiche di sbocciare in maniera naturale. Non è stata, quindi, compiuta nessuna semina particolare, ma si vuole dare alla flora locale il
tempo di svilupparsi spontaneamente.

 

Buone pratiche per favorire la biodiversità in giardino
Come le strade sono per noi le vie di spostamento, così le aree verdi che le costeggiano possono favorire la mobilità della fauna locale, in quanto elementi lineari di interconnessione fra ambienti naturali diversi.

 

Il territorio urbano resta però un luogo particolarmente frammentato per le specie animali e vegetali. Per questo è importante che la biodiversità sia promossa anche nei giardini e negli spazi privati.

 

I giardini fioriti non presentano vantaggi solo per le farfalle, ma anche per le famiglie che in quelle case ci vivono. Un prato naturale deve essere tagliato meno spesso, consentendo di risparmiare tempo ed energia.

 

Inoltre, riducendo gli sfalci, il suolo rimane più umido e resiste meglio ai periodi di siccità. Questo permette anche di evitare di doverlo irrigare spesso. Infine, questi prati non necessitano di fertilizzanti o altri prodotti fitosanitari.

 

La piattaforma d’informazione sui servizi cantonali dedicati all’energia e all’ambiente ha realizzato una “Charta dei giardini” con alcuni consigli su come possiamo favorire la biodiversità nei nostri giardini. Privilegiare il prato
fiorito è solo una delle raccomandazioni da seguire.

 

Qui di seguito potete scoprire quali sono le dieci buone pratiche per rendere il vostro palazzo o la vostra casa una piccola oasi di biodiversità.

Lunedì 23 Settembre 2024Ritorna

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