Da diversi decenni ogni ottobre tutto il mondo si colora di rosa per portare l’attenzione sulla prevenzione del tumore alla mammella, simboleggiata dal nastro rosa.
A Losone è stata la torre dell’ERL, la centrale termica nei pressi del Ponte Maggia, a splendere nelle notti autunnali durante la ricorrenza internazionale.
Ogni anno in Svizzera il cancro è la causa di morte di quasi un uomo su tre e di una donna su quattro. Oltre la metà dei nuovi casi di tumore registrati possono essere ricondotti a solo quattro tipologie: cancro al polmone, alla prostata, colorettali e al seno.
Quest’ultimo è la principale causa di decesso per tumore fra le donne. Nonostante il numero di casi resti piuttosto alto, è importante sottolineare che la mortalità ha continuato a diminuire fin dagli anni ’80 del secolo scorso.
Una tendenza positiva a cui contribuisce anche la sempre maggior consapevolezza sulla necessità di prevenire e compiere diagnosi precoci.
La prevenzione, però, non è facile, perché ci richiede di individuare nei nostri comportamenti quotidiani un rischio a lungo termine, che spesso fatichiamo a voler accettare. È facile convincersi che il cancro non ci riguarda.
Forse anche un po’ per paura o scaramanzia, si preferisce credere che le malattie colpiscano solo le altre persone. Tuttavia una donna ha 1 possibilità su 10 di essere colpita da un cancro alla mammella nell’arco della sua vita.
Persino per gli uomini esiste un - per quanto minimo - rischio di sviluppare il tumore al seno. Ogni anno, infatti, in Svizzera circa 50 uomini si ammalano di cancro mammario.
Già nel 2019 il Comune di Losone aveva aderito all’ottobre in rosa per sensibilizzare la popolazione su questi rischi e sui vantaggi di un’adeguata prevenzione.
In alcune aiuole pubbliche erano stati messi a dimora tulipani bianchi e rosa che l’anno successivo erano sbocciati disegnando un nastro rosa di fiori. Ancora adesso un cartello in Via Municipio ricorda ai passanti di quell’iniziativa.
Diagnosi precoce
Illuminando la torre dell’ERL, il Municipio ha voluto prendere nuovamente parte alla ricorrenza anche per il 2021.
È un’occasione per ricordare l’impegno del Canton Ticino che ha lanciato un programma di esame mammografico che offre alle donne tra i 50 e i 69 anni residenti nel Cantone la possibilità di sottoporsi ogni due anni a una mammografia. Grazie al contributo cantonale i costi degli esami, già in gran parte coperti dall’assicurazione malattia di base, risultano essere gratuiti.
Il cancro alla mammella può essere curato meglio, se diagnosticato precocemente. È, però, importante tener presente che possono essere individuati anche cancri con un andamento relativamente benigno e lento, senza conseguenze letali. Inoltre, bisogna avvicinarsi a questi esami consapevoli che un esito sospetto, può rivelarsi infondato.
Cambiare lo stile di vita
La prevenzione non è e non può essere limitata alla diagnosi precoce. È sempre difficile individuare le cause che portano allo svilupparsi di un tumore. Ci sono fattori genetici su cui è difficile avere un’influenza, ma ci sono fattori su cui è invece possibile agire.
Prevenire significa prima di tutto limitare i principali elementi di rischio, a cominciare dal fumo e dall’alcol. Inoltre, è importante migliorare il proprio stile di vita, mangiando più frutta e verdura fresca e praticando più attività fisica. Sono i soliti consigli, ma se vengono ripetuti così frequentemente è perché forse possono davvero contribuire a farci vivere meglio.
Sono tutti piccoli accorgimenti che possono essere messi in pratica nella nostra quotidianità senza stravolgerci la vita. Fare attività fisica non significa per forza andare in palestra. La Confederazione raccomanda di svolgere almeno 2 ore e mezzo di attività sportiva nell’arco di una settimana.
Per molti di noi basterebbe andare e tornare dal lavoro in bici o a piedi ogni giorno per raggiungere quella soglia. Bisogna solo iniziare.
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