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A Losone un viaggio attraverso il Mediterraneo

Dal 5 al 7 maggio concerti, danze, film e specialità culinarie al Centro La Torre con lo Spring Fest 2022.

Da millenni il Mar Mediterraneo è il privilegiato luogo d’incontro fra culture diverse che unisce l’Oceano Indiano con l’Atlantico.

 

Già in età antica i Romani avevano concepito il mare come “res communes omnium”, un bene comune di tutti. Nella cornice del diritto romano il Mediterraneo era uno spazio neutro e pacificato che in epoca più tarda fu definito “Mare nostrum”.

 

A Losone il pubblico avrà l’occasione di riscoprire la ricchezza del Mediterraneo, spingendosi fino in Africa e in America Latina, con musica, danze e cibo proposti dal LocarnoFOLK.

 

Lo Spring Fest 2022 partirà il 5 maggio in Linguadoca, nella Francia meridionale, con le polifonie occitane di protesta del quartetto vocale femminile, La Mal Coiffée, che da 20 anni esplora il repertorio occitano fra canzoni tradizionali e creazioni contemporanee.

 

Nel loro ultimo disco Roge (Rosso), le quattro donne riprendono la parola per esprimersi con canto polifonico e percussioni contro le molteplici forme di dominazione. Un concerto organizzato in collaborazione con l’associazione OSA!

 

Un viaggio attraverso le musiche e gli strumendi del Mare Nostrum

La sera del 6 maggio vedrà protagonista un altro quartetto francese, Zakouska, che con violini, fisarmonica e chitarra suonerà musiche dei porti di mare, da Marsiglia – dove a sede – a Istanbul. Alla base del suo recente album “La Criée”, c’è il mare (nostrum) e il grido.

 

Il suo viaggio serpeggia fra le urla dei venditori di pesce e il vociare nelle taverne, facendo alternare serenate cretesi a danze indiavolate e melodie sapide. Ingresso gratuito per questo concerto offerto dal Comune di Losone.

 

Prima del concerto, il film documentario “SAZ – The key of trust” ci aprirà il ricco e vasto mondo del liuto anatolico per eccellenza, che è anche suonata in alcune parti dei Balcani, nel Caucaso, nella Crimea, fino alle sponde del Golfo persico.

 

Dalla Bosnia all’Iran la suonatrice di saz Petra Nachtmanova intraprende un appassionante viaggio sulle tracce del suo strumento feticcio.

 

Dal Mediterraneo fino all'Africa e all'America Latina

La giornata del 7 maggio inizierà con uno stage di danze greche, che ci ricorderà – se ancora ce ne fosse bisogno – che in Grecia, il ballo non si limita al famoso Sirtaki.

 

Panagiotis Pateritsas, fin da bambino suonatore di bouzuki e ballerino, insegnerà alcune danze popolari. Animerà poi la serata alternandosi tra palco – che dividerà con gli altri componenti del gruppo multiculturale Safar Mazì – e pubblico.

 

Safar Mazì proporrà un emozionante viaggio (safar) insieme (mazì) dal Mediterraneo al Medioriente, attraversando Balcani e la penisola anatolica; un dialogo tra le diverse sponde del “Mare Nostrum”, culla di civiltà, bacino di partenza di viaggi antichi e di migrazioni recenti. Protagonisti di questo percorso coinvolgente sono: un greco, un iraniano, un marocchino e due italiani.

 

Il concerto pomeridiano con il complesso ticinese Greensleeves – capitanato dal cantautore e musicista Paolo Tomamichel - ruoterà anch’esso attorno al “Mare nostrum”, nel quale navigano, sin dalla notte dei tempi, le passioni dell’essere umano.

 

Canzoni delicatamente erotiche, sublimi poesie d'amore e danze di gioia e giubilo provenienti dalle coste dell'Italia, della Spagna e della Francia incanteranno il pubblico.

 

Sarà il giovane gruppo Djelem Do Mar a concludere la rassegna con un affascinante viaggio etno-linguistico che partirà dal Mediterraneo per spingersi oltre fino all’Africa e all’America Latina e poi tornare in Italia, toccando ben dieci lingue. “Voci oltre”, il disco di esordio del gruppo, si basa su una vera e propria ricerca tesa alla contaminazione e alla mescidanza fra popolare e raffinato, fra antico e contemporaneo.

Martedì 12 Aprile 2022Ritorna

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